LE RAGAZZE DI ASTI” DANIELA ALBERTELLI, ALESSANDRA APPIANO, ELISA SCHININA
Circa un anno fa, Daniela ha concluso la sua vita. Ad ucciderla è stato un male subdolo, che si era insinuato in lei spegnendo il gioioso entusiasmo che le era congeniale. Il volo di Daniela non è stato il culmine di un momento buio, ma il corto circuito di una malattia troppo spesso non riconosciuta come tale, persino da chi ne è colpito. Il pensiero che ci ha guidati,da allora, è stato quello di accendere un faro per stanare dal buio quel persecutore assassino chiamato depressione. Per farlo abbiamo iniziato da un passo facile: costituire un gruppo di ascolto per aiutare a riconoscere la depressione. Non avevamo strumenti tecnici, né conoscenze scientifiche che ci consentissero di immaginare un risultato di successo che andasse oltre la nostra più umana volontà. Invece, forse proprio perché il nostro profondo coinvolgimento era tanto forte ed evidente, trovammo subito molti amici a sostenerci e condividere il nostro obiettivo. Tra i primi Nanni Delbecchi con la sua associazione “Amici di Salvataggio” ed Antonia Bassignana con “La voce di Elisa”. A questi si sono aggiunte persone con desiderio di fare del bene al prossimo, professionisti, uomini e donne che hanno perso un loro caro travolto dallo stesso male: la malattia mentale e la depressione. Abbiamo battezzato la nostra associazione “Un libro per Daniela” perché Daniela per i libri aveva tanto amore da desiderare, come è stato, che divenissero il suo lavoro. Quel che intendiamo fare il diciotto maggio è comunicare il percorso appena compiuto ed immaginare quello futuro coinvolgendo istituzioni e media per condividerlo con un numero di persone sempre più grande. Un obiettivo impegnativo per una associazione che può contare solo sulle proprie risorse.